Guglielmo da Volpiano

VITA E OPERE DI GUGLIELMO

Guglielmo da Volpiano (962-1031) nacque nel castello di San Giulio sul lago d’Orta durante l’assedio di Ottone I contro Berengario II. Figlio di nobili legati a Berengario, fu offerto da bambino come oblato al monastero di San Michele di Lucedio, dove si distinse negli studi a Vercelli e Pavia. Nel 987, dopo un pellegrinaggio alla Sacra di San Michele, incontrò Maiolo, abate di Cluny, e lo seguì in Borgogna. Nel 989 fondò con dodici monaci il monastero di St-Bénigne a Digione, che trasformò in un centro di riforma monastica. Ordinato sacerdote nel 990, assunse la guida di numerosi monasteri, estendendo la sua influenza in Borgogna e poi in Normandia.

Durante i suoi viaggi in Italia, tra il 995 e il 1028, fondò il monastero di San Benigno di Fruttuaria in Piemonte, ottenendo protezioni e diplomi da imperatori e papi, tra cui Enrico II e Benedetto VIII. Tra il 1015 e il 1016 redasse un importante documento che sanciva la libertà monastica di Fruttuaria, garantendone l’indipendenza da vescovi e autorità laiche, firmato da oltre 300 personalità, tra cui il re di Francia Roberto II, suo consigliere, che nel 1016 lo nominò abate di St-Germain-des-Prés.

Guglielmo fu anche musicista e architetto: promosse il rinnovamento della liturgia monastica, soprattutto del canto, con un manoscritto che raccoglieva melodie secondo generi e toni, e introdusse l’organum, una delle prime forme di polifonia. La sua attività artistica culminò nella ricostruzione dell’abbazia di St-Bénigne a Digione, con una rotonda a tre livelli ispirata a modelli antichi come il Pantheon e il Santo Sepolcro, consacrata nel 1018. La chiesa rappresentava una sintesi originale di stili borgognoni, ottoniani e italiani, con un programma simbolico che rimandava alla Gerusalemme celeste, integrando architettura e scultura sotto la sua regia (“magistros conducendo et opus dictando”).

Anche la chiesa di Fruttuaria rispecchiava le sue scelte architettoniche e liturgiche, con una pianta basilicale a tre navate, transetto sporgente, due cappelle e un campanile staccato, secondo la tradizione padana. Il coro benedettino, voluto da Guglielmo, rispondeva alle esigenze del cerimoniale liturgico. La sua influenza si estese alle arti minori, come dimostra lo sviluppo di uno stile originale di decorazione libraria nello scriptorium di Fécamp.

Guglielmo morì nel 1031 a Fécamp, lasciando un’eredità duratura nella riforma monastica, nella musica sacra e nell’architettura medievale, contribuendo a plasmare la cultura dell’Europa dell’anno Mille.

Timeline sintetica

  • 962 · Nascita (Orta, lago d’Orta)
  • 987 · Incontro con Maiolo (Cluny)
  • 989 · St‑Bénigne (Digione)
  • 1003 · Fondazione Fruttuaria (Volpiano)
  • 1016 · Abate di St‑Germain‑des‑Prés
  • 1018 · Rotonda di St‑Bénigne consacrata
  • 1031 · Morte (Fécamp)